Diritti di pubblicazione: r vivian literary agency
Gherardo Bortolotti è nato nel 1972, a Brescia, dove vive e lavora. Si occupa di letteratura sperimentale e avanguardia e della ricaduta delle nuove tecnologie di comunicazione sulla produzione e sulla fruizione dei testi letterari. I suoi lavori esplorano margini e aree di confine tra prosa e poesia, in un percorso che va da Francis Ponge a Italo Calvino e toccando però anche autori come Sterne o Xavier De Maistre.
Influenzato dalla produzione on line e dalle forme dei mass media, mette alla prova soprattutto le scritture brevi e brevissime e le applica ai temi dell'infraordinario, della normalità, dell'economia globalizzata, del sentimentale e dell'usura del quotidiano.
Con Michele Zaffarano ha curato la collana Chapbooks per Arcipelago Edizioni, pubblicando letteratura sperimentale dalla Francia, dall'Italia e dagli USA. Ha pubblicato testi e traduzioni in rete e su rivista. Il suo lavoro di traduzione si è rivolto prevalentemente alla letteratura sperimentale statunitense ed è stato tra i primi a portare in italiano testi della Language Poetry (Ron Silliman, Charles Bernstein, Barrett Watten, etc.) e della Flarf Poetry (K. Silem Mohammad, Gary Sullivan). Collabora attualmente con Michele Zaffarano nella seconda serie della medesima collana presso TIC. È stato tra i fondatori e curatori del blog di traduzioni e letteratura sperimentale GAMMM (gammm.org) e redattore del blog letterario Nazione Indiana (www.nazioneindiana.com).
Libri: “Tecniche di basso livello” (Lavieri, 2009); “Senza paragone” (Transeuropa, 2013); “Quando arrivarono gli alieni” (Benway Series, 2016); “Le storie del pavimento” (Tic, 2018); “Low. Una trilogia” (Tic, 2020); “Romanzetto estivo” (Tic, 2021); “Tutte le camere d’albergo del mondo” (Hopefulmonster, 2022). Plaquette: “Soluzioni binarie” (La camera verde, 2007). Antologie: “Prosa in prosa” (Le Lettere, 2009); “Poeti degli anni Zero” (Ponte Sisto, 2011); “La terra della prosa. Narratori italiani degli anni Zero (1999-2014)” (L'Orma, 2014). Saggi: “Oltre il pubblico: la letteratura e il passaggio alla rete” (Nuova prosa, 2014).
Fine agosto è la nuova opera di Bortolotti in lettura presso gli editori.
​
Sinossi
Una stagione della vita ridotta all’accendersi e allo spegnersi di istanti, quasi epifanie nel corpo sterminato della storia.
In pochi giorni, tra la fine delle vacanze e il ritorno al lavoro, in una fase quasi sospesa dell’anno in cui anche la vita quotidiana prende l’aspetto della leggenda o dell’allucinazione, una voce narrante elenca episodi minori, accenna a trame inconcludenti, nomina personaggi e luoghi che ne attraversano il pensiero e l’attenzione.
La prosa breve di Bortolotti messa alla prova sulle distanze di un romanzo non scritto ma intuibile, un’architettura narrativa che via via si innalza nella fantasia del lettore, fatta di aperitivi in centro, passeggiate a picco sul lago, riunioni di lavoro, notti estive in cui il silenzio è quasi esotico, quasi rivelatore.
Una continua meditazione sul valore effimero ma inesauribile delle vite umane, dei nostri affetti, dei casi che ci riguardano, anche minori, succedanei, ottusi ma comunque indelebili dalla materia più profonda della realtà.